martedì 11 settembre 2012

Siddharta ~ Herman Hesse


Diciamo le cose come stanno: Siddharta non è ciò che pensavo fosse!
Chi lo aveva letto prima di me (amici e amici di amici) mi ha sempre messa in guardia
è un libro pesante, non c'è una storia, ci si perde,
in fin dei conti non si capisce molto di ciò che l'autore vuole dire,
se non sei obbligata non leggerlo!
Più o meno tutti i commenti erano così.
Ma io avevo già quel libro sulle mensole della mia camera, era lì da 3 anni (da quel Natale in cui me lo regalò mio fratello) e mi guardava con pazienza nella sua rilassante copertina Adelphi, di quell'azzurro così chiaro che pare acqua.
In un momento della vita in cui giungono tutti (la tesi per poter finalmente finire i 5 anni universitari) avevo davvero (DAVVERO) bisogno di leggere qualcosa che mi desse un pò di respiro...
Mi sono avvicinata al libro, l'ho preso e aperto e, con tanta fiducia ho iniziato a leggere, sperando d'aver scelto il libro giusto...

«Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.»

Una scelta davvero felice!
E' sempre un piacere quando t'accorgi d'aver scelto proprio il libro che ti serviva in quel momento, in questo caso poi è stata una vera rivelazione, l'ho assolutamente rivalutato e ho nuovamente compreso perchè sia così importante sperimentare da sè le cose e non affidarsi al semplice giudizio altrui.
Non ho studiato letteratura, non capisco i criteri dei critici ma so quando un libro mi lascia qualcosa.
Siddharta sembra non avere nulla a che fare con la vita che conduciamo ogni giorno eppure se si pensa che il testo divenne importante solo dopo il conferimento del premio Nobel a Hesse nel 1946 e che i più accaniti sostenitori furono degli adolesceti che vedevano nel libro il loro vessillo c'è da riflettere.
Pagina dopo pagine le parole scorrono lente ma senza incontrare ostacoli, si legano le une alle altre fluidamente e noi, sempre più rapiti, pensiamo di non comprendere e di non condividere col protagonista la sua avventura mistica e di ricerca sensoriale e spirituale, ma col cuore intendiamo tutto e siamo lui.
Una sorta di gigantesca metafora, un modo come un altro di guardare nel cuore dei lettori e tranquillizzarli che la ricerca non è semplice, che capirsi e conoscersi lo è ancora meno, che è normale sbagliare, cadere e rialzarsi. E' la vita. Ma tutto questo Hesse lo racconta in uno stile squisito e quasi onirico.
Non ho certo scoperto nulla, è libro studiato, che ha attraversato momenti alterni di successo e che certo potrà essere maggiormente apprezzato da chi l sa più lunga di me; ma l'ho letto e l'ho apprezzato e quindi credo che chiunque altro possa farlo :)


Siddharta, Herman Hesse, Adelphi     10 €

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