Ci sono dei libri che sono una vera e propria scoperta.
La versione di Barney (di cui avevo visto il film - decisamente deludente) è un libro che, già so, diverrà uno dei miei preferiti.
Il libro è pubblicato da Adelphi e sul retro si legge:
La vita allegramente dissipata e profondamente scorretta di Barney Panofsky, personaggio fuori misura, indifferente a tutto ciò che ottunde la vita. Una delle storie più divertenti che ci siano mai state raccontate.
...ora, io non so chi ha scritto questo commento ma devo profondamente dissentire, forse chi lo ha scritto non ha letto bene il testo?
La storia è fantastica ed indubbiamente Barney non può essere un personaggio positivo (non in senso classico) ma più si va avanti con la lettura più lo si adora!
Lo si conosce riga dopo riga, e ci si sente una specie di barista cui un ubriaco sta facendo delle confidenze.
Ma andiamo con ordine.
Barney Panofsky è un ebreo canadese, suscettibile, ricco, cafone; non è andato all'università ma ha letto di tutto ed ha vissuto per due anni a Parigi, è stato sposato tre volte ed è eccessivamente sarcastico.
Il manoscritto rappresenta l'unico libro destinato a pubblicazione scritto dal protagonista. Il testo è una risposta a Il tempo, le febbri di McIver, testo in cui si insinua che Panofsky possa verosimilmente aver ucciso l'amico Boogie.
Questa è, dunque, la sua versione dei fatti in risposta all'autore di Il tempo, le febbri.
Il testo di divide in tre parti che prendono un doppio nome: quello degli anni di riferimento e quello della moglie avuta in quegli anni. Inoltre vengono ad intrecciarsi SEMPRE il racconto del passato e ciò che accade nel presente.
I personaggi presenti sono super caratterizzati e questo aiuta molto a "visualizzarli" quanto meno dal punto di vista della personalità.
Nel libro troviamo continui rimandi ad altri libri ed autori, film e canzoni (ed è una cosa che adoro!)