lunedì 20 agosto 2012

*non hai bisogno di tette più grandi
hai bisogno di leggere libri migliori

martedì 14 agosto 2012

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esposizione fotografica di ispirazione letteraria tenutasi nel maggio 2012 ad Aprilia (LT)
-troverete riportate le fotografie con le relative citazioni tratte dal testo-
 fotografo Simone Turco Liveri
©  tutti i diritti delle foto sono riservati

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«In noi lo spirito e la carne si erano fusi con una perfezione che deve risultare incomprensibile ai rozzi, prosaici giovanotti di oggi, coi loro cervelli fatti in serie. Molto dopo la morte di Annabel sentivo i suoi pensieri scorrere tra le mie mani. Molto prima di incontrarci avevamo fatto gli stessi sogni! Oh, Lolita, mi avessi amato tu così!»

Lolita - Vladimir Nabokov







«Penso al mio uomo ideale. Ai pezzi dentro al freezer. Non credo che completerò la raccolta, e poi non ho voglia di impegnarmi con gente nuova. Del resto ho i pezzi più importanti, gli altri non mi interessano. […] La notte non avevo dormito, il cuore di Antonio mi tormentava…»

Organi. Manuale di scrittura anatomica - Alda Teodorani






«Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina.
«È quello che faccio», rispose subito Alice;
«almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa.»
«Non è affatto la stessa cosa!»disse il Cappellaio. «Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!»

Alice nel paese delle meraviglie - Lewis Carroll







«Lo strano della vita è che, sebbene la natura di essa sia stata chiara a ognuno per centinaia d'anni, nessuno ne ha steso un adeguato resoconto.
Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte.
Chi mai incontreremo se voltiamo quest'angolo?»

La camera di Jacob - Virginia Woolf







«– [...] Sal, dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo.
– Per andare dove, amico?
– Non lo so, ma dobbiamo andare.»
Sulla strada - Jack Kerouac







«Quando non si è sinceri bisogna fingere, a forza di fingere si finisce per credere;
 questo è il principio di ogni fede»
Gli indifferenti - Alberto Moravia







«E' come se fossimo cresciuti nella stessa casa.
E un giorno lui è uscito dalla porta sul retro e io da quella davanti…»
A sangue freddo - Truman Capote








«Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà.
Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi.»
Il profumo - Patrick Suskind

venerdì 10 agosto 2012

estate 2012
L'estate è un momento magico, ci sono le vacanze e le vacanze rappresentano l'occasione di avere del tempo da impiegare come meglio si crede.
Inutile negarlo: una delle occupazioni di chi ama leggere, ma ha poco tempo, è "recuperare" tutti i volumi che, fino a pochi giorni prima, si guardavano tristemente pensando: "inutile comprarlo... non ho proprio tempo per un libro" (al di là dell'affermazione che in realtà non implica nessun tipo di scusa visto che leggiamo ugualmente ;)).

Anche io mi sono "messa in pari".

Fiorirà l'aspidistra, La ragazza perduta, La bella estate, una stanza tutta per sè...
sono solo alcuni dei titoli che ho passato in rassegna.

Per ora parliamo del primo :)
Quei piccoli borghesi là, dietro le loro tendine ricamate, coi loro figli, i loro mobili dozzinali e le loro aspidistre, essi vivevano secondo il codice del denaro, senza dubbio, e riuscivano ciò nonostante a conservare la loro dignità. Avevano le loro norme, i loro inviolabili punti d’onore. Si “mantenevano rispettabili”: facevano garrire le loro aspidistre, come bandiere

Fiorirà l'aspidistra è un romanzo di George Orwell [sinceramente l'autore mi era maggiormente familiare per titoli come La fattoria degli animali e 1984 (che ho adorato <3)]. Inizialmente le pagine scorrevano come ideate da qualcuno che non mi era affatto conosciuto, non sembrava il George che conoscevo! XD
Scherzi a parte, la critica sociale in realtà è presente, come in tutti i suoi lavori, e nemmeno troppo mascherata a ben vedere, ma, presentandosi come un "classico romanzo" (c'è un lui, c'è una lei, c'è una crisi personale -per essere riduttivi-) al principio m'ero disorientata.
Devo confessare che ho provato una profonda antipatia per il protagonista, certo Gordon Comstock, che passa il tempo a lamentarsi penosamente delle sua condizione, che è però volontariamente causata da sè stesso °_° questo il conflitto interiore che lo dilanierà sempre più da pagina a pagina.