mercoledì 30 maggio 2012

La banda dei Brocchi ~ Jonathan Coe

Vi siete persi gli anni Settanta?
Tranquilli, ci pensa un grande uomo inglese
Jonathan Coe.
Vi presento
 (truuuuuuuuuuuururururuururuur – rullo di tamburi)

La banda dei brocchi
Magari leggendo una qualunque recensione troverete delle semplici righe che parlano del libro come di una storia adolescenziale che si allarga un po’, non è esattamente così, è molto di più.
L’ho trovato fantastico, perché, a parte i drammi adolescenziali che ci sono in tutte le declinazioni possibili, ci troviamo immersi completamente in una realtà così vicina eppure così lontana (nel tempo), non attraverso gli occhi degli adulti che la costruiscono ma, soprattutto, attraverso ragazzini e ragazzi che quella realtà la subiscono o la subiranno!
Accompagnati da citazioni e nomi di film, musiche e libri che imperversavano all’epoca come “novità” e da uno stile super accessibile e piacevolissimo proprio non si può evitare di leggerlo; a me è capitato in mano per caso, ma è stato un caso fortunato
Non è uno di quei libri che leggi in due giorni, lo assapori fino in fondo, parola dopo parola, e quando lo finisci: corri a comprare circolo chiuso che è il seguito! (…e che in realtà a confronto non è un granchè lo prendi solo per sapere che succede dopo :P )

Nb ma Benjamin lo trovate uno sfigato cronico a cui va sbattuta la faccia al muro o più semplicemente l’incarnazione di tutte le paure adolescenziali??? Forse un po’ tutte e due…no?

tra l'altro ho trovato anche il telefilm tratto dal libro XDDD
putroppo è in inglese senza sottotitoli ma per chi è in grado di goderselo questa è la prima parte del primo episodio:

martedì 29 maggio 2012

L'eleganza del riccio ~ Barbery Muriel

ci sono dei libri di cui tutti parlano (non si sa bene perchè), alla fine, vuoi o non vuoi la curiosità ti prende.
"Dovrà pur avere qualcosa di particolare per continuare a suscitare tanto interesse (olrte all'uscita del film)!" ti cominci a dire.
Così, sapendo di dover rimanere confinata in una sala mostre per 10 giorni per l'esposizione "La Giornata del Libro 2012", tra i libri comprati per passare piacevolmente il tempo c'era anche lui:
 
L'ELEGANZA DEL RICCIO
proprio lì vicino a me con la sua bella copertina rosa che occhieggiava di quando in quando

insomma, non è stato proprio il primo libro che ho letto... ma il secondo sì!
Avevo iniziato da poche pagine e nelle prime 48 ore non ho avuto tregua, ero proprio incapace di immergermi nel libro visto che, ogni singola persona che visitava l'esposizione passandomi davanti per firmare, sentiva l'impellente bisogno di sottolinearmi: "Libro fantastico, fai benissimo a leggerlo! Mai trovato nulla di così...........COSI'!!!"; ovviamente la mia gratitudine per questo genere di commenti illuminanti non trovava eguali nelle parole e si riduceva ad un misero sorrisetto (...ironico!).
Comunque i momenti morti ci sono sempre, e così da un certo punto eravamo solo noi due:

IO e BARBERY MURIEL
(e 50 opere d'arte che volevano vedere chi ne sarebbe uscito vittorioso).

Che posso dire... il mio è un parere tra 1000 che l'hanno già definito opera di genio, eppure mi sono abbastanza annoiata. La storia è carina, rimanca il detto che l'apparenza inganna, e si fa un pò sfoggio della cultura dell'autrice, qua e là salta fuori dell'ironia, insomma è piacevole. Ma niente di più, forse mi aspettavo troppo perchè è stato incredibilmente esaltato. Sarà che paragonato a quei libri che ti fanno vibrare in ogni fibra e ti fanno salire le lacrime o spuntare un sorriso all'ultima pagina non regge il confronto... o sarà che ho semplicemente altri gusti. Chissà.


...ma a voi è piaciuto?

sabato 26 maggio 2012

...


________________________________________________________________________________


esposizione fotografica di ispirazione letteraria tenutasi nel maggio 2012 ad Aprilia (LT)
-troverete riportate le fotografie con le relative citazioni tratte dal testo-
 fotografo Ermanno Puccetti
©  tutti i diritti delle foto sono riservati

________________________________________________________________________________



«"acqua di mare, quest'uomo dipinge il mare con il mare" ed è un pensiero che dà i brividi.»
Oceano mare - Alessandro Baricco







«La buona influenza non esiste... 
qualunque influenza è immorale perché influenzare qualcuno significa dargli la propria anima.»
Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde






«La femme fatale è una donna inafferrabile, più si concede e più sfugge a chi cerca di possederla, queste donne, vivono i loro amori e le loro passioni con ardore e sentimento perché è l’unico modo che hanno per vivere la vita seppur breve, in modo pieno fino alla fine.»

Femme fatale - Giuseppe Scaraffia








«Ero in cucina e stavo tritando le verdure quando udii delle voci provenire dalla porta d'ingresso: 
quella d'una donna, squillante come rame lucidato, 
e quella d'un uomo, grave e cupa come il legno del tavolo su cui stavo lavorando. 
Voci di un genere che raramente si udivano in casa nostra. 
Mi suggerivano immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce.»
La ragazza con l’orecchino di perla - Tracy Chevalier








«Che cosa è nata prima: la musica o la sofferenza? 
Ai bambini si tolgono le armi giocattolo, 
non gli si fanno vedere certi film per paura che possano sviluppare la cultura della violenza, 
però nessuno evita che ascoltino centinaia, anzi, dovrei dire migliaia di canzoni 
che parlano di abbandoni, di gelosie, di tradimenti, di penose tragedie del cuore. 
Io ascoltavo la pop music perché ero un infelice. 
O ero infelice perché ascoltavo la pop music?»
Alta fedeltà - Nick Hornby







«Ci sono due modi di giocare: 
uno da gentleman, l'altro invece plebeo, venale, insomma il modo di giocare di una canaglia.»
Il giocatore - Fëdor Dostoevskij








«Il profumo della sua pelle era stato creato per me: 
era una droga, e da quel momento avevo bisogno almeno di una dose giornaliera per stare bene. 
Un profumo che annusi e dici: casa.»
Esco a fare due passi - Fabio Volo








«Per lei non si poteva prendere in considerazione che un romanzo. 
[…] I romanzi sono dei cunei che un autore con la penna in mano 
insinua nella chiusa personalità dei suoi lettori. 
Quanto più egli saprà calcolare la forza di penetrazione del cuneo e la resistenza che gli verrà opposta, tanto più ampia sarà la spaccatura che rimarrà nella personalità del lettore. 
I romanzi dovrebbero essere proibiti dalla legge.»
Auto da fé - Elias Canetti