giovedì 28 febbraio 2013

Dalla Carta alla Pellicola ~ marzo 2013


Di solito ci deludono... ma ci sono sempre delle eccezioni! ;)
Vi proponiamo le trasposizioni cinematografiche del momento dei vostri libri del cuore :D



il LIBRONel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanderer si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi. Già pubblicato in Italia da Rizzoli con il titolo "L'ospite".
Stephenie Meyer, L'ospite - The host, Rizzoli, €13.00

il FILM: The host, regia di Andrew Niccol. Dal 28 marzo al cinema




il LIBROSi chiama Erik Maria Bark ed era l'ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto, terribilmente storto, e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso davanti al mondo intero di non praticare mai più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l'otto dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. L'uomo all'altro capo si chiama Joona Linna ed è un commissario della polizia criminale con uno strano accento finlandese. C'è un paziente che ha bisogno di lui. Si tratta di un ragazzo poco più che adolescente, di nome Josef Ek. Ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è letteralmente coperto di tagli e ferite ed è ricoverato in grave stato di shock. Non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. E c'è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che nonostante tutte le sue proteste, infrangerà la promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista Erik Maria Bark non sa è che la verità che sta per affiorare alle labbra di Josef cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito. Quello che non sa è che il conto alla rovescia, in realtà, è iniziato per lui.
Lars Kepler, L'ipnotista, Longanesi, €18.60

il FILM: L'ipnotista, regia di Lasse Hallstrom. Dal 14 marzo al cinema


il LIBROTravolta da un ciclone, la piccola Dorothy viene catapultata in un mondo sconosciuto popolato da streghe buone e cattive. E per tornare a casa dovrà arrivare fino al regno del grande mago di Oz, attraversando mille avversità, insieme ai suoi nuovi compagni di viaggio: lo Spaventapasseri, che vuole chiedere a Oz un cervello, il Boscaiolo di Latta che vuole un cuore e il Leone Codardo, che vuole il coraggio. Con "Il mago di Oz", Baum ha sovvertito il vecchio mondo terrificante della fiaba dei Grimm e Andersen, sostituendolo con un'ambientazione fantastica che evita ogni moralismo e vuole soltanto divertire, tanto moderna da ispirare i registi di fantascienza.
Lyman Frank Baum, Il mago di Oz, Einaudi, €10.00

il FILM: Il grande e potente Oz, regia di Sam Raimi. Dal 07 marzo al cinema




il LIBROPat Peoples è convinto che la sua vita sia un film prodotto da Dio. La sua missione: diventare fisicamente tonico ed emotivamente stabile. L'inevitabile happy end: il ricongiungimento con la moglie Nikki. Questo ha elaborato Pat durante il periodo nel "postaccio", la clinica psichiatrica dove ha trascorso un tempo che non ricorda, ma che dev'essere stato piuttosto lungo... Infatti, ora che è tornato a casa, molte cose sembrano cambiate: i suoi vecchi amici sono tutti sposati, gli Eagles di Philadelphia hanno un nuovo stadio e, soprattutto, nessuno gli parla più di Nikki, e anche le foto del loro matrimonio sono scomparse dal salotto. Dov'è finita Nikki? Come poterla contattare, chiederle scusa per le cose terribili che le ha detto l'ultima volta che l'ha vista? E come riempire quel buco nero tra la litigata con lei e il ricovero nel postaccio? E, in particolare, qual è la verità? Quella che ti fa soffrire fino a diventare pazzo, o quella di un adorabile ex depresso affetto da amnesie ma colmo di coraggiosa positività? Pat guarda il suo mondo con sguardo incantato, cogliendone solo il bello, e anche se tutto è confuso, trabocca di squinternato ottimismo, fino all'imprevedibile finale. L'orlo delle nuvole è argenteo, perché dietro c'è sempre il sole.
Matthew Quick, L'orlo d'argento delle nuvole, Salani, €15.00

il FILM: Il lato positivo, regia di David O. Russell. Dal 07 marzo al cinema



il LIBROCosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un "criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.
Nicolai Lilin, L'educazione siberiana, Einaudi, €12.50

il FILM: L'educazione siberiana, regia di Gabriele Salvatores. Dal 28 febbraio al cinema

Nessun commento:

Posta un commento